lunedì 28 luglio 2008

..E POI IL BLACK D..

Ricomincio il mio discorso da dove lo avevo lasciato e dopo questo fine settimana voglio riportare le mie sensazioni in maniera aperta e serena e rilasciare queste anche ai nostri fans.
Ho scritto volutamente "BLACK D.." perchè da ieri sera non so più se definirlo DOG oppure trasformarlo in DAY è quindi in uno di quei "pochi" giorni neri, da rimuovere e da non ricordare, dove gli OldChidren non hanno trasferito e non sono riusciti a dare ai presenti quel piacere dettato dalla loro voglia di fare musica.
Devo dire che trovo inconcepibile e soprattutto incomprensibile far arrivare 4/5 del gruppo (tranne un elemento) nel pomeriggio, per fare un check sound e sapere poi che questo non viene fatto perchè si reputa sufficiente farlo al momento della rappresentazione canora. Aggiungo che non sia per niente piacevole incominciare a suonare un brano e non sentire la tua chitarra, oppure tutto in un botto, sentire solo la tua chitarra e non gli altri strumenti, però è andata così e questa è stata una delle mie prestazioni più sottotono da quando mi esibisco con gli OldChildren!
Ringrazio le quattro persone che hanno avuto l'ardore di rimanere imperterriti e vincere guazza, stonature, incertezze e quant'altro hanno caratterizzato ed accompagnato questo nostro microconcerto terminato intorno alla una di notte. Prometto e garantisco loro che in futuro una mia/nostra prestazione di questa natura non si potrà più ripresentare.
Aggiungo ulteriori considerazioni sulle tre giornate del Black Dog dove ho visto tanti giovani e dei gruppi emergenti di tutto rispetto. Ho avuto la possibilità di seguire tutta la giornata di venerdì e quella di domenica anche perchè il sabato ho contribuito insieme agli altri del gruppo ad allietare il "Salto del Cervo", iniziativa a cui avevamo dato come OldChildren il nostro consenso ad essere presenti già dall'anno scorso.
Sono dispiaciuto per quanto il presidente dell'Associazone Calcio ci ha detto sulla nostra presenza alla serata organizzata dal Gruppo Podistico e non comprendo tutt'ora le motivazioni che l'hanno spinto a farlo. Pensava che gli avremmo fatto concorrenza e portato via dei fans al Black Dog? Bene, dopo ieri sera lo vorrei tranquilizzare perchè in definitiva nella serata di sabato 26 Luglio posso confermare di aver intrattenuto solamente quattro persone per cui penso che la numerica raggiunta lo possa tranquillizzare.
Trovo importante suggerire a lui ed ai suoi organizzatori, se ci saranno i presupposti e la volontà di rivedere gli OldChildren, di collocare la nostra proposta musicale nelle prime ore serali, altrimenti le potenzialità di pubblico verranno facilmente a ridursi se andremo a coprire, con le nostre canzoni, le ore piccole.
Comunque un Black Day ogni tanto ci può stare ed è proprio dal nero che si riparte sempre, passando dal grigio per arrivare al bianco, colore che esprime in maniera forte: splendore, purezza, candore, etc., tutti requisiti che gli OldChildren devono e vogliono avere sempre nelle loro interpretazioni.
Di conseguenza non so se potranno esserci altre possibilità e la voglia di dimostrare alla gente quali siano i nostri veri valori è molto forte e per questo voglio ricordare a tutti i nostri fans che gli OldChildren non saranno mai più da Black Day!
OldChildren for ever

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno quanto scritto da Alessandro; direi che mi ha anticipato nello scrivere, ma non è mai troppo tardi! Come non è mai troppo tardi capire che gli Old Children non sono da fine serata (o nottata); che gli Old Children non sono adatti per una serata in discoteca; che gli Old Children meritano rispetto in tutte le occasioni dove vengono chiamati. E se tutto questo non viene capito da noi, per quello che ci riguarda, e dagli altri: bè allora dobbiamo farci un po' di domande.
Arrivare alle 16.30 ed iniziare a montare la strumentazione sotto il sole perchè sai che alle 18 devi essere pronto per la prova volumi e poi scoprire che non verrà fatta, non è stato piacevole: è una mancanza di rispetto per chi è venuto alla prova volumi.
Suonare e non sentirsi nonostante il "Service da urlo" è stato disarmante; suonare canzoni ad un ritmo diverso dallo standard delle prove pone invece degli interrogativi interni; salire su un palco ormai stanchi e poco motivati ci deve far riflettere sulla scelta oragnizzativa e logistica dei nostri interventi.
Per fortuna abbiamo suonato (e bene) sabato!!!!!! Alla faccia di chi ci ha definito "traditori". E non facciamone poi una questione di "etica" perchè mi scapperebbe da ridere!
Comunque dopo il Gabana o Gabbana questa è la seconda volta che torno a casa alle 2.30 di notte inbestialito, stanco, affamato e con la macchina piena da svuotare e rimontare poi per venerdì prossimo ..... già perchè venerdì si risuona! Ma perchgè ho scelto le percussioni e non una chitarra ... magari senza pedaliera!

Anonimo ha detto...

Non sono state solo le percussioni a percuotere noi ed il nostro pubblico ma quello che hai portato in dote. Ci hai aiutato/i a far crescere quella voglia di perfezione che stavamo rincorrendo, cercando, da tempo.
Avremo occasione di riprendere e discutere su questi argomenti perchè come ci diciamo addosso siamo "un gruppo" e queste esperienze, non tanto positive, mettono a nudo quanto ognuno di noi sente, vive, si muove, ed ha voglia di fare per il gruppo!
Mi sento di dire che se anche avresti avuto solo una chitarra senza pedaliera saresti stato uno degli ultimi a rincasare perchè la stanchezza, la voglia, il piacere di stare insieme, la partecipazione sono doti innate e purtroppo non sono uguali o non hanno le stesse percentuali in ognuno di noi.
E' vera una cosa però... quando alcune di queste percentuali sono troppo basse o vengono addirittura a mancare allora sarà opportuno trovare il modo di dircelo perchè se vogliamo raggiungere il nostro obbiettivo dobbiamo per forza contribuire tutti. Se l'obbiettivo è il 100%, tutti e sottolineo tutti devono esprimere il proprio 20% e se qualcuno ne mette di più ben venga perchè il 200 o il 1000% è sempre di gran lunga molto, ma molto meglio.
Ci sentiamo per venerdì e speriamo che arrivino le nostre luci tanto desiderate.

Anonimo ha detto...

A Nicola rispondo, Beppe quando gli ho chiesto a che ora dovevo mettervi mi ha risposto: mettici all'ora che vuoi a noi va bene tutto; i volantini col programma sono fuori da 1 mese e da qualche mese prima sapevate che avreste suonato per ultimi, allora? Perchè non dirlo? Pensa un pò pensavo di farvi un favore a facendovi chiudere il festival visto che l'abbiamo sempre chiuso noi. E pensa che sul palco Beppe ha detto che era la collocazione giusta! Ma qua non si sa mai..
Sì il Festival ha avuto dei problemi, il fonico era quello e ce lo siamo tenuto, ne conoscevate di migliori? Perchè non l'avete fatto presente? Visto che il Black Dog l'ho fatto nascere per i gruppi di Castiglione, in 6 anni dov'erano questi per organizzarlo?
Non pensate che invece di criticare siA MEGLIO RIMBOCCARSI LE MANICHE E DARE UNA MANO PER TRASFORMARE IL DAY IN DOG???? Il resto delle polemiche non mi interessano, ma penso proprio sia il caso di scrivere di meno e agire di più. Quando 6 anni fà il Black Dog non c'era io l'ho pensata così.
Com'era la canzone?
Non t'arrabbiare...

Milo

Anonimo ha detto...

Caro Milo,
forse non hai capito o per meglio dire: forse non mi sono spiegato bene io.

Se mi rispondi dicendo che potevamo portare un tecnico migliore noi, vuol dire che non solo non hai capito la mia critica al "tecnico" ma che forse non conosci nei dettagli la vera filosofia dell'organizzare eventi (musicali o no che siano) nonostante tu stia sbandierando i 6 anni passati a farsi il culo, ecc. ecc. ecc.

Le critiche relative al "tecnico" devono servire per il futuro non certamente per quello che ormai è già passato; se non riesci a cogliere questo aspetto, allora ti sarà difficile continuare ad organizzare eventi che diano poi i frutti sperati.

Per quanto concerne gli orari e tutto quello ad essi collegati penso di aver già espresso la mia critica non a te ma al mio gruppo: sta a noi accettare o proporre la giusta collocazione per la tipologia di musica che facciamo ed in base alla tipologia della serata. Su questo aspetto quindi non mi sembra di aver detto che la responsabilità è tua o comunque degli organizzatori delle serate appena trascorse.

Deve comunque restare, nelle persone che si prendono la responsabilità dell'organizzazione, la disponibilità alle critiche (che certe volte possono non essere tutte costruttive) e non al ripondere con quella modalità del "pensateci voi..., venite voi..., dove eravate voi ..... che di fatto non dice nulla e non serve a costruire. Un po' di umiltà ogni tanto non guasterebbe.

Anonimo ha detto...

Bella la filosofia!!
E' il mio pane ne parlerei per giorni.
Nicola ti do ragione su tutto, non sono umile e di certo non voglio ne' esserlo ne' diventarlo, filosoficamente parlando con me stesso ci sto da Dio, sono proprio pieno di me fino all'orlo!
Ma ti sembra umile uno che sale sul palco con quella maschera? Sono la cosa più lontana dall'umiltà che esista su questo pianeta.
Un grande filosofo scrisse:
"Non esiste un artista umile, in quanto esso funge da filtro tra la realtà e la sua espressione reinterpretando il mondo per come lo vede e mai per come realmente è.
L'artista è per sua natura egocentrico ed il suo porsi sempre un gradino al di sopra degli altri per mostrare la propria arte è il primo peccato di presunzione che lo allontana dall'umiltà; umile è colui che dal basso gli presta attenzione."
Viva chi non è umile!
Viva tutti gli artisti!
Con Beppe ho già parlato, per me si chiude qui e non entrerò più in questo blog.
Tanti saluti a tutti e tante buone cose.
Mi a son all'antiga an me garba parlare drè a sto schermo senza addevve in faccia, a vò a letto che la coda an brujia più, l'è finida. An in parlen quando a c'edden..
Tanti saludi e stamme ben!!

Anonimo ha detto...

Ho notato che probabilmente lo sfogo che ho buttato giu sul momento non era appropriato al vostro blog, e nemmeno avete tutti i torti. Quando si e alle prime importanti esperienze come me e per una ragione o per un altra non si riesce ad essere all altezza probabilmente si puo comprendere una determinata reazione...